Economia Scuola 2023, carta del docente, spending review e rinnovo contratto docenti

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L’economia della Scuola nel 2023 sarà una vera e propria altalena finanziaria. Per il prossimo anno il foraggiamento della carta del docente dovrebbe essere salvo e quindi consisterà sempre nell’erogazione del classico bonus da 500 euro. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, come tutti gli altri dicasteri, è poi chiamato a effettuare una considerevole spending review che dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 milioni di euro. Tre volte tante, ovvero 300 milioni di euro, sono invece i soldi che la crew istituzionale di Valditara deve ricavare nell’anno venturo per il rinnovo del contratto per docenti e ATA. Se non verranno trovati verrà fatto ricorso al fondo destinato alla valorizzazione professionale.

Legge di Bilancio 2023: soldi per la Scuola ce ne sono pochi

Lunedì 21 novembre è la data in cui la bozza della Legge di Bilancio 2023 sarà approvata dal Governo per poi essere tradotta al Parlamento. In questa sede dovrà essere approvata prima di Natale.

In totale la manovra dovrebbe aggirarsi sui 30 miliardi di euro dei quali almeno 2/3 da dedicare a contenere gli aumenti dei rincari energetici.

Per la Scuola, purtroppo, non sono previsti stanziamenti di rilievo; detta in maniera papale papale sarebbero necessari almeno 2.5 miliardi di euro solo per le questioni più stringenti.

Come detto sopra, almeno 300 milioni di euro è l’ammontare necessario per chiudere definitivamente i capitoli di spesa inerenti il rinnovo del contratto scuola.

Altri fondi dovrebbero essere poi dedicati alla riduzione del precariato ma la previsione oggettiva è che alla fine la Scuola dovrà fare “a pizzichi e bocconi” come ha sempre fatto, ovvero vivacchiare di investimenti più o meno importanti ma senza una disponibilità economica più certa dalla quale attingere per sanare tutte le problematiche che la affliggono e che la riguardano.

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Vincenzo Schirripa

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