Lo stipendio febbraio 2023 per docenti e Ata di ruolo sarà soggetto a possibili decurtazioni di importo per effetto del conguaglio fiscale e previdenziale. Dopo gli importanti emolumenti di dicembre 2022 e gennaio 2023, resi molto più corposi dalla corresponsione degli arretrati e dagli aumenti stipendiali, il secondo mese dell’anno rischia così di essere più avaro a livello di spettanze.
Per docenti e Ata stipendio più basso a febbraio 2023
In questo mese di febbraio i decrementi stipendiali per gli insegnanti e i collaboratori scolastici potrebbero oscillare tra i 200 e i 500 euro.
In verità quella appena indicata è una “forbice media”. Da un lato il noto portale Orizzonte Scuola ha riferito del caso di un docente per il quale la spettanza di questo mese sarà di solo un euro mentre per alcuni insegnanti il conguaglio potrebbe essere addirittura positivo, ovvero a credito invece che a debito.
Ricordiamo che la casistica fin qui descritta riguarda le situazioni stipendiali di docenti e Ata di ruolo; i lavoratori a tempo determinato, invece, avranno un conguaglio tendenzialmente in pareggio visto che hanno già ritenute previdenziali maggiorate in partenza e quindi hanno già corrisposto in merito.
Da caso a caso le operazioni di conguaglio fiscale e previdenziale si concretizzeranno con l’applicazione di:
- Conguaglio del trattamento integrativo Conguaglio Irpef
- Calcolo addizionali locali
- Conguagli previdenziali
- Addizionale dell’1% per i redditi maggiori di 48mila euro
Dal mese di marzo la situazione tornerà a “normalizzarsi” ma cominceranno ad essere applicate le addizionali comunali e regionali fino al mese di novembre.