Gite scolastiche troppo care: 1 studente su 2 non partecipa

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Le gite scolastiche sono diventate troppo care tanto che 1 studente su 2 non partecipa ai viaggi d’istruzione. Negli ultimi anni i prezzi per prendere parte a queste attività all’insegna della scoperta e della socializzazione al di fuori dall’ambito scolastico sono saliti in media da 350 a 600 per 3/5 giorni e questo considerevole rialzo impedisce a tante famiglie di poter sostenere il costo.

Gita scolastica quanto ci costi? Il 50% degli studenti rinuncia

Negli ultimi anni il mito della gita scolastica, atteso momento del calendario scolastico annuale, è stato demolito da vari fattori.

Dal 2020 l’avvento del Covid ha impedito l’organizzazione di tali viaggi d’istruzione mentre ora la pianificazione da parte delle dirigenze e la partecipazione degli studenti a tali attività è seriamente minata da inflazione e notevoli aumenti.

L’incremento dei prezzi dei trasporti, delle strutture alberghiere e degli eventuali vitti sono tutti elementi che concorrono a rendere difficile l’organizzazione di tali escursioni da parte delle scuole e l’adesione da parte dei ragazzi.

In molte famiglie, tra l’altro, i figli sono anche più di uno e in quel caso l’esborso diventa oggettivamente insostenibile. Da ciò ne consegue che le comitive in partenza sono sempre meno numerose.

Dal loro canto gli istituti scolastici stanno cercando di far quadrare i conti scegliendo destinazioni meno lontane e più prossime alla loro ubicazione anche se, almeno una volta, uno dei vantaggi di una gita era proprio quello di far esplorare “il mondo” anche ai ragazzi di nuclei familiari che non avrebbero potuto permettersi una gita tutti assieme.

A tutti questi riguardi Paolo Notarnicola, della Rete degli studenti medi, dice: “Tantissimi studenti quest’anno non partiranno perché l’inflazione pesa sulle famiglie e senza sostegni il diritto allo studio non è garantito”.

Se a tutto questo aggiungiamo che anche i docenti sono sempre meno disposti ad accompagnare le scolaresche ecco che a cantare “Azzurro” di Celentano sul bus verso l’anelata meta saranno sempre in meno.

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Vincenzo Schirripa

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