Per i docenti universitari la rivalutazione ISTAT 2024 sarà al 4,8%. L’adeguamento in questione è il più alto dal 2001, è in vigore dal primo gennaio del corrente anno, ed è da relazionarsi ai contratti pubblici stipulati dal 2019 al 2022, la maggior parte dei quali siglati durante il 2022, ovvero dopo la pandemia, e con pieni effetti economici sull’ammontare salariale dei dipendenti pubblici a partire dal 2023. Da qui l’adeguamento ISTAT nel 2024.
L’adeguamento Istat 2025 per i docenti universitari
Dal 2025, vale a dire dal prossimo anno, gli adeguamenti ISTAT, inizieranno a considerare anche gli aumenti contrattuali registrati nel lasso di tempo 2022/24.
Su questi ultimi si è aperta una complessa trattativa che ha previsto:
- Anticipazioni salariali del governo per i lavoratori contrattualizzati (Pacco di Natale 2023)
- Indennità di vigenza contrattuale dal 2024 più alta [3,85%]
- Primo stanziamento nella Legge di Bilancio 2024 di fondi consistenti (5,78% annui medi)
Tutto molto bello se magari non si considera che i suddetti rialzi restano decisamente inferiori rispetto all’inflazione composta degli ultimi tre anni che si è attestata su una ragione percentuale del 17-18%.
Una cosa è certa: i ritardi del governo nella contrattazione della Pubblica Amministrazione hanno effetti nocivi sugli stipendi della docenza universitaria e di tutto l’apparato scolastico anche perché a fronte di rialzi, spesso modesti e tardivi, l’inflazione galoppa e inficia pesantemente sul costo della vita.
Per maggiori informazioni: https://www.flcgil.it/universita/docenti/docenti-universitari-adeguamento-istat-2024-sara-al-4-8.flc