No alla didattica a distanza: la Azzolina si oppone alla Dad

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No alla didattica a distanza: la Azzolina respinge fermamente l’ipotesi di tornare alla Dad per le scuole superiori. L’idea era stata avanzata da alcune regioni per provare a diminuire il carico dei trasporti nei mezzi pubblici e, di conseguenze, le probabilità di contagio. La ministra dell’Istruzione sostiene che al momento le scuole non rappresentano delle fonti di contagio e che le stesse vanno cercate al di fuori dell’ambito scolastico.

No alla didattica a distanza: la tesi della Azzolina

In merito al rifiuto opposto alla Dad la Azzolina dice: “I numeri e le analisi dell’Istituto superiore di Sanità ci confermano che i contagi non avvengono dentro le scuole. L’attenzione deve essere invece orientata fuori, alle attività extra scolastiche, come ribadiamo da tempo”.

La ministra poi prosegue: “I ragazzi sono contenti di essere tornati a scuola e ci devono restare. Anche per i ragazzi delle superiori la didattica in presenza è fondamentale perché garantisce formazione ma anche socialità, che altrimenti i giovani andrebbero a cercare in altri contesti”.

L’ipotesi di un ritorno alle attività di didattica online è stata anche respinta dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia: “La Dad è sempre utilizzabile, ma in questo preciso momento non è un’opzione da mettere sul tavolo”, ha detto ai microfoni di Sky Tg24. “Tutti gli sforzi che stiamo facendo sono per difendere il lavoro e la scuola”.

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Luca Parigi

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