Ieri, giovedì 5 novembre 2020, si è svolta in modalità telematica la Conferenza Internazionale sulla Lotta al Bullismo nelle scuole organizzata dal Ministero francese dell’Istruzione nazionale della Gioventù e dello Sport in sinergia con l’Unesco. All’iniziativa ha preso parte, nella sua veste istituzionale di ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. L’evento, che ha celebrato la prima Giornata internazionale contro violenza, bullismo psicofisico e cyberbullismo in ambito scolastico, ha annoverato anche la partecipazione dei Ministri dell’Istruzione di vari stati internazionali ed esperti di questa delicata tematica.
La lotta al bullismo in Italia
In Italia la lotta al bullismo si basa sulla collaborazione fra la comunità scolastica, le istituzioni, gli enti locali e le realtà territoriali.
Negli ultimi mesi il Ministero dell’Istruzione ha approntato un Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, dando alle istituzioni scolastiche disposizioni e fondi economici per il lancio di numerose iniziative finalizzate a contrastare l’insorgenza di fenomeni vessatori tra le mura degli edfici didattici. Parallelamente è stata istituita anche una rete nazionale per offrire supporto alle eventuali situazioni di disagio.
Come evidenziato dal report dell’Unesco sul bullismo a scuola è necessario proteggere gli studenti attraverso l’attuazione di programmi volti a prevenire le conseguenze negative di tale fenomeno.
Le istituzioni si devono fare garanti del diritto dei più giovani a maturare in ambienti scolastici sani e sicuri e impegnarsi per fare in modo che questi luoghi siano un luogo d’elezione per promuovere con vigore alti valori quali l’amicizia e il rispetto reciproco.