Per l’insegnamento dell’Educazione Civica il Decreto del Ministero dell’Istruzione n. 9 del 7 gennaio 2021 esplica le modalità di attuazione di eventuali collaborazioni tra scuola e territorio. In linea generale queste esperienze extrascolastiche possono venire realizzate grazie a reti sinergiche di uno o più anni con varie realtà istituzionali locali e con Enti del Terzo settore che magari sono già impegnati nelle attività di promozione della cittadinanza attiva.
Possibili collaborazioni per l’insegnamento dell’Educazione Civica
Oltre che sui banchi di scuola l’Educazione Civica è una materia che può essere insegnata anche in sedi istituzionali quali Comuni, Regioni, Preture ecc.
Per loro stessa natura, le esperienze extrascolastiche riguardanti l’educazione civica che verranno svolte nel corso dei 5 anni di scuola saranno poi indicate nell’apposita sezione “Attività extra-scolastiche” del Curriculum dello studente.
A seguire le modalità attuative di collaborazioni tra Scuola e territorio indicate dal Ministero dell’Istruzione nel decreto n. 9 del 07/01/2021.
Le reti sinergiche, di durata annuale o pluriennale, prevedono per ogni anno di riferimento gli elementi che seguono:
a) Finalità della collaborazione, coerenti con gli specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze, obiettivi specifici di apprendimento e risultati di apprendimento, indicati nel percorso trasversale di educazione civica, programmato dagli organi collegiali competenti delle Istituzioni scolastiche, in aderenza agli Allegati B e C delle Linee Guida;
b) Caratteristiche generali degli interventi (tematiche da affrontare, tempi e luoghi degli interventi, destinatari, metodologie, risultati attesi, eventuali prodotti e storytelling collaborativo);
c) Schede di monitoraggio delle azioni e relazioni finali sui risultati raggiunti;
d) Attestati di partecipazione;
e) Questionari per le studentesse e gli studenti del secondo ciclo, in grado di contribuire alla crescita di un loro giudizio critico e consapevole.