Per l’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole primarie sono in arrivo 2.247 docenti per l’anno scolastico 2022/23. Gli insegnanti di attività motorie entreranno nelle classi a settembre e per il momento presteranno servizio nelle classi quinte. Tramite l’emanazione di uno specifico decreto, avvenuta nelle ultime ore, trova così compimento il progetto sostenuto dal sottosegretario allo sport Valentina Vezzali e perorato dal Ministro all’Istruzione, Patrizio Bianchi.
Educazione fisica alle elementari da settembre 2022
Come accennato nel prologo, per il momento l’insegnamento di educazione fisica nelle scuole primarie sarà riservato alle classi quinte, ovvero alle studentesse e agli studenti che l’anno successivo approderanno al primo ciclo di istruzione secondaria.
Dall’anno scolastico 2023/24, invece, la materia dovrebbe entrare a far parte anche dei programmi delle classi quarte delle scuole elementari italiane. Per il momento le classi interessate ammontano a un totale di 24.693.
Per le scuole che adottano il tempo normale le 2 ore di educazione fisica saranno supplementari, mentre per gli alunni del tempo pieno saranno incluse nell’attuale orario di lezioni.
A livello economico, l’approvazione del relativo decreto non era data sicuramente per certa dal momento che la Legge di Bilancio aveva eliminato le coperture economiche per questa finalità che ora, comunque, è diventata ufficiale.
Titoli per l’insegnamento di attività motorie nelle scuole primarie
Per poter insegnare educazione fisica nelle scuole primarie un docente dovrà essere in possesso di uno dei seguenti titoli:
- Laurea in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative (o titoli equiparati);
- Laurea in Scienze e tecniche dello sport (o titoli equiparati);
- Laurea in Scienze della formazione primaria + laurea in Scienze delle attività motorie e sportive (o titoli equiparati);
- Diploma conseguito presso gli ex istituti superiori di educazione fisica (o titoli equiparati).
Gli aspiranti insegnanti di attività motorie dovranno anche superare appositi concorsi abilitanti a livello regionale.
