Per le correnti procedure di assegnazione provvisoria e di utilizzo il docente di materia può chiedere l’utilizzo su sostegno anche se non è soprannumerario. Tuttavia è necessario che siano in essere alcuni requisiti fondamentali perché ciò si possa verificare. La possibilità di inviare le domande per chiedere il riavvicinamento a casa si è aperta ieri, lunedì 20 giugno. Dalla data del 27 giugno, invece, le domande potranno essere prodotte dai dipendenti del personale ATA.
Requisiti per l’assegnazione su sostegno del docente di materia
L’utilizzazione è una procedura di mobilità che può essere richiesta dagli insegnanti che soddisfano una delle condizioni fissate dall’art.2 del CCNI.
Originariamente il contratto in questione è stato stipulato per il triennio di anni scolastici 2019/20-2020/21-2021/22, ma un recente confronto tra Ministero e sindacati ne ha sancito la proroga anche per la prossima annata didattica 2022/23.
Tornando alla tematica dell’articolo, l’utilizzazione su sostegno del docente di materia è disciplinata alla lettera f del predetto art.2. In questo punto viene specificato che hanno diritto di chiedere utilizzazione anche se non soprannumerari, trasferiti d’ufficio o a domanda condizionata, gli insegnanti titolari di disciplina in possesso del titolo di specializzazione di sostegno.
L’unica limitazione è rappresentata dal fatto che l’assegnazione può essere richiesta solo nel grado di istruzione di titolarità.
Per quanto concerne le possibili destinazioni, il docente che presenta l’istanza può indicare le scuole che preferisce senza nessun obbligo di dover inserire la scuola o il comune di titolarità nel quale svolge l’insegnamento curricolare.
