Il Piano Scuola Estate 2022 crolla alla riprova dei fatti. I numeri dicono che il progetto non è decollato e non ha riscontrato né i favori dei docenti, né quelli delle famiglie. Per quanto meritevole, questa iniziativa poteva avere un maggiore senso e un maggiore peso nel 2020 e nel 2021, quando l’emergenza sanitaria era ancora in essere e durante l’anno si erano verificati frequenti ricorsi alla Dad. Poi è pur vero che molte delle attività condotte dalle scuole erano e sono a carattere creativo e ricreativo, ma dopo 2 anni di pandemia, di mascherine portate per ore e ore sui banchi, di flussi in entrata e in uscita, pare che gli insegnanti e i ragazzi necessitino di prendere un po’ di distanza dagli edifici scolastici.
I numeri del Piano Scuola Estate 2022
Per il Piano Scuola Estate 2022 al Ministero dell’Istruzione sono pervenute 5.512 domande, il 6,3% in meno rispetto alle 5.888 del 2021.
Le candidature sono state avanzate da:
- 5.162 scuole statali
- 356 istituti paritari
- 31 CPIA.
A svolgere le attività di questo progetto scolastico estivo saranno il 35,8% delle scuole per un totale di 162 milioni di euro.
Un’altra ragione per la quale quest’anno il Piano Scuola Estate ha stentato a decollare è che negli anni precedenti i ragazzi erano stati spesso isolati, rinchiusi in casa da lockdown e quarantene, e quindi avevano una maggiore volontà di partecipare per rincontrare compagni di classe e pari età.
In questo 2022, per fortuna, i “confinamenti domestici” sono diminuiti, così come è decrementato di gran lunga il ricorso alla didattica a distanza.
I docenti, invece, dopo questi 2 anni sono stremati dall’aver dovuto lavorare a ogni ora del giorno, festivi compresi, per realizzare dispense, organizzare collegamenti a distanza e rispondere a messaggi Whatsapp anche di notte.
Numeri e considerazioni a parte, comunque, l’augurio è che laddove viene realizzato il Piano Scuola Estate 2022 possa rappresentare un’ottima occasione di crescita, formazione e socializzazione.
