Il Concorso Docenti Estate 2023 è un delle procedure concorsuali riguardanti la Scuola più attese di quest’anno perché originerà 35.000 assunzioni a partire dall’anno scolastico 2024/25. Questa selezione si svolge in attuazione del piano del PNRR ed è stata annunciata sia dal ministro Valditara che dallo stesso Ministero dell’Istruzione e del Merito con un comunicato diffuso nella data del 6 aprile 2023. Per la scuola secondaria l’iter sarà riservato agli insegnanti di posti comuni con 36 mesi di servizio o che dispongono di 24 CFU. Se la procedura dovesse essere avviata anche per le scuole delle infanzia e le scuole primarie, allora, il requisito di accesso sarà il possesso di diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02 oppure la laurea in Scienze della formazione primaria.
Insegnanti in attesa del bando del Concorso Docenti 2023
A questo punto è importante rimarcare che il Concorso Docenti Estate 2023 interesserà solo le docenze di posti comuni.
Per l’insegnamento di sostegno restano ancora in essere le graduatorie derivanti dai concorsi già svolti ai quali va a sommarsi la procedura straordinaria di immissione con supplenza finalizzata al ruolo da GPS di prima fascia e lista aggiuntiva.
Oltre a questo la procedura è riservata esclusivamente ai docenti che hanno già svolto il loro ruolo di insegnamento per tre annualità o agli aspiranti che si sono premuniti di ottenere 24 crediti formativi universitari entro il termine ultimo del 31 ottobre 2022.
Riguardo alle prossime immissioni in ruolo per posti comuni e di sostegno nelle scuole italiane, il ministro Valditara ha detto: “Con l’importante piano di assunzioni di insegnanti che abbiamo deciso di affiancare alle misure previste dal PNRR puntiamo a creare le condizioni per il regolare avvio del prossimo anno scolastico garantendo tre criteri fondamentali: la continuità didattica per gli studenti, la qualità dell’insegnamento e la riduzione del precariato.”
“Inoltre, il Ministero fornisce una risposta pronta e significativa ai ragazzi con disabilità, con la più rilevante immissione in ruolo di docenti di sostegno degli ultimi anni, rendendo più selettive le procedure di reclutamento”.
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