Valditara: “Da ora in poi chiusura delle scuole solo per festività riconosciute dallo Stato”

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In occasione della Festa della Lega a Varese, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha detto: “Il provvedimento è in dirittura d’arrivo. Non sarà più possibile chiudere una scuola in occasione di festività non riconosciute dallo Stato”. Le parole in questione, ovviamente, fanno venire in mente la chiusura della scuola di Pioltello in occasione del Ramadan. Da ora in poi, quindi, gli istituti scolastici non potranno decidere di interrompere le lezioni in mancanza di un preciso accordo tra Stato e confessioni religiose.

Il tema in Consiglio dei Ministri

Nel rispetto dell’obbligo di svolgere almeno 200 giorni di lezione in presenza per ogni anno scolastico, le scuole italiane hanno avuto finora ampia autonomia in tema di chiusure per ricorrenze e festività.

A breve ne avranno un po’ meno stando a quanto ha detto Valditara: “Nel corso del Consiglio dei Ministri è stato sollevato il tema della chiusura delle scuole per festività non riconosciute dallo Stato. Il ministero è al lavoro per una norma di buonsenso che regolamenti una situazione che rischia di creare conflittualità e caos”.

Sul caso della vicenda di Pioltello, Valditara aveva ribadito nei giorni scorsi: “Siamo intervenuti per far rispettare la legalità, perché il provvedimento non era motivato e perché i giorni di vacanza erano quattro anziché tre, come invece prevede Regione Lombardia: la scuola ha ora corretto il provvedimento.

Io sono del parere però che l’integrazione si faccia tenendo aperte le scuole e non chiudendole. La decisione è stata per me sbagliata”.

Sempre in tema di integrazione, inclusione, socialità e aggregazione, nei giorni scorsi il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato il Piano Estate 2023/25.

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Luca Parigi

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