Lunedì 18 novembre, in una scuola media della zona occidentale di Asti, uno studente è caduto facendo ginnastica. Nelle prime ore dalla mattina il giovane era impegnato a svolgere l’ora di educazione fisica quando nel corso di un partita si è scontrato con un altro ragazzo ed è caduto a terra urtando la testa. Dopo il verificarsi dell’episodio, quindi, la scuola si è subito adoperata nel chiamare il 118 e i genitori dello studente dell’alunno. Il padre, però, non l’ha presa affatto bene ed è arrivato al punto di aggredire il professore di fronte ai compagni del figlio.
I sindacati scolastici esprimono vicinanza al docente
Le sigle sindacali FLC CGIL – CISL – SNALS CONFSAL della città di Asti non hanno mancato di manifestare solidarietà e vicinanza all’insegnante.
Queste le loro parole: “Il professore è stato aggredito dal padre di un allievo a causa di una caduta fortuita del ragazzo occorsa durante l’ora di scienze motorie. Non è accettabile che un lavoratore debba subire violenze, fisiche o psicologiche, per causa di un infortunio che, tra l’altro, non è affatto dipeso né dal suo operato né da una sua particolare incuria.
Nel manifestare tutta la nostra solidarietà all’insegnante vittima di questo increscioso atto di violenza, riteniamo importante evidenziare la necessità di un forte impegno culturale e politico affinché questi episodi non si ripetano ancora.Appare più che mai evidente che l’Italia ha bisogno di una nuova alleanza tra scuola e famiglie e di una chiara presa di posizione contro ogni episodio di violenza ai danni del personale che opera all’interno degli istituti.”
Le parole dei sindacati assumono ancor più rilievo alla luce del fatto che nel corso del 2018 in Italia si sono verificate ben 33 aggressioni ai danni di professori. Tutte queste azioni violente sono state poi denunciate, ma non osiamo pensare ai casi non denunciati che potrebbero rappresentare la parte nascosta dell’iceberg.