L’aumento a tre cifre nelle buste paga dei dipendenti della scuola è ormai una leggenda, un’utopia che anzi, paradossalmente, potrebbe verificarsi al contrario. A gennaio, infatti, se la Legge di Bilancio dovesse venire confermata nello stato in cui è formulata oggi, si potrebbero addirittura verificare dei tagli agli stipendi scolastici. La decurtazione sarebbe di 20 euro al mese per i docenti e di 200 euro lordi al mese per i dirigenti scolastici. La causa di tutto ciò sarebbe la mancanza di copertura finanziaria per il Fun (Fondo Unico Nazionale per le retribuzioni dei dirigenti) che dovrebbe essere di 45 milioni di euro e che invece è di 30 milioni, ovvero di ben un terzo in meno.
L’incontro tra Governo e sindacati scolastici
L’allarme sui possibili tagli agli stipendi scolastici viene lanciato da Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, al termine dell’incontro tenutosi lunedì 9 dicembre tra Governo e sigle sindacali della scuola.
Alla riunione, che pare non abbia fatto che confermare i dubbi avanzati in tempi non sospetti da Lorenzo Fioramonti, erano presenti il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, e la viceministra del Miur, Anna Ascani.
La Gissi dice: “L’impegno del ministro dell’Economia di stanziare 200 milioni in più per il rinnovo contrattuale per tutta la PA, coincidente con una platea di 3 milioni di persone non ci soddisfa minimamente: per la scuola sono necessari – come stabilisce l’inconfutabile relazione tecnica dell’Aran – 220 milioni solo per il comparto, che annovera 1,2 milioni di persone tra docenti e personale Ata”.
“A questo punto ci sono tutti i presupposti per scendere in piazza il 12 dicembre e per proseguire con la mobilitazione del personale”, conclude la Gissi, dichiarando quindi la possibilità di indire uno sciopero.
Questa constatazione ci fa ricollegare a un articolo di qualche giorno fa riguardante la demotivazione degli insegnanti. Uno degli elementi che sta alla base del graduale scoramento dei docenti italiani è proprio la riscossione di stipendi bassi rispetto ad altri Paesi europei.
Per il mondo della scuola la giornata di lunedì 9 dicembre è stata importante anche perché è stato pubblicato dal Miur il bando di concorso per personale Ata riguardante l’assunzione di 11263 unità di personale aventi anzianità di servizio di almeno 10 anni in imprese di pulizia.