Gli esami di Maturità 2020 si svolgeranno secondo le indicazioni già fissate dal precedente dicastero di Fioramonti. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, conferma quindi che la Storia tornerà tra gli argomenti della prova scritta, che non ci saranno le buste alla prova orale, e che l’alternanza scuola/lavoro e le prove Invalsi saranno requisiti di ammissione all’esame. A breve, inoltre, usciranno anche le materie della seconda prova e quindi ci sarà modo di conoscere le discipline per i commissari esterni. L’appuntamento, ovviamente, è per il giugno 2020.
I primi esami di Maturità del dicastero Azzolina
Sì a Storia, alternanza scuola/lavoro e Invalsi, no a buste per l’orale: i prossimi esami di Maturità 2020 possono essere brevemente riassunti così.
Tuttavia ci sono da fare alcune specifiche. Per quanto riguarda le prove Invalsi, previste per il mese di marzo 2020, i quasi 500.000 studenti di quinta superiore dovranno almeno fare atto di presenza a questi test, indipendentemente dal giudizio ottenuto.
Per quanto riguarda l’alternanza, invece, i ragazzi dovranno, dimostrare di avere svolto obbligatoriamente, le ore minime di formazione nel triennio. Il tempo in questione equivale ad almeno 90 ore nei licei, 150 ore nei plessi tecnici e 210 ore negli istituti professionali.
Più incertezza vige per la prova orale. L’unica cosa sicura è che non ci saranno più le buste, ma resta da stabilire come verranno impostate di fatto le interrogazioni. Da ora al mese di giugno 2020 non è escluso che dal dicastero di Viale Trastevere possa giungere qualche ulteriore perfezionamento allo stato attuale delle cose.
In ogni modo, l’impianto generale dei prossimi esami di Maturità dovrebbe essere quello appena descritto.
