Concorsi scuola 2020, la data del 30 aprile per i bandi rischia di slittare

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Per le ragioni ormai fin troppo note, causate dall’emergenza sanitaria in corso, anche per i concorsi scuola 2020 la data del 30 aprile per la pubblicazione dei bandi appare ora a rischio. Il decreto Milleproroghe, infatti, ha posto come limite ultimo per l’ultimo giorno di aprile, ma ancora i testi delle procedure concorsuali devono passare dal vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e anche i sindacati scolastici meritano di essere riascoltati al riguardo. Intanto il sistema scolastico sta cercando di tirare avanti con gli strumenti di didattica a distanza. Tra le comprensibili incertezze dovute all’inesperienza, pare che piano piano docenti e studenti stiano trovando dei buoni sistemi per proseguire l’attività didattica anche da casa.

Concorsi scuola 2020: saranno banditi entro il 30 aprile?

In merito alla preparazione dei bandi il Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, Giuseppe De Cristofaro, dice: “Per quanto ci è concesso stiamo proseguendo a lavorare alla preparazione dei bandi. La riunione del Cspi per il momento è stata rinviata a data da destinarsi”.

Riguardo alla possibile pubblicazione, nei giorni scorsi anche il ministro per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ha dato il via libera alla pubblicazione dei bandi che ricordiamo riguardano un concorso ordinario per 25.000 docenti della scuola secondaria, cui segue il concorso straordinario per altri 24.000 posti e di sostegno”.

Ricapitolando, quindi, oltre alla grave emergenza sanitaria di queste settimane, la pubblicazione dei bandi potrebbe subire uno slittamento perché ancora c’è da sentire il parere del Cspi e perché i bandi dovranno anche essere valutati dalle principali sindacali scolastiche.

In ogni modo, già i pareri espressi dal Consiglio Superiore per la Pubblica Istruzione potrebbero servire a colmare le divergenze che al momento sussistono tra il MI e le associazioni sindacali.

Le precedenti riunioni del Cspi avrebbero dovuto svolgersi il 4 e poi il 12 marzo ma questo, purtroppo, non è certo il momento di fare riunioni.

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Vincenzo Schirripa

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