In un istituto scolastico internazionale di Roma, ubicato nella zona de La Storta, degli insegnanti e dei dirigenti scolastici avevano organizzato un barbecue a scuola. Le forze dell’ordine, allertate da alcuni abitanti nei dintorni, si sono sentite riferire che dall’edificio si stavano diffondendo musica alta, schiamazzi ed era visibile un denso fumo. A quel punto hanno deciso di intervenire e hanno colto 10 persone che stavano allestendo una grigliata senza tenere minimamente conto delle disposizioni governative che in questi giorni vietano assembramenti di persone, impongono di rimanere a casa e che hanno decretato la chiusura delle scuole per l’emergenza Coronavirus.
L’intervento dei carabinieri
Finché si tratta di organizzare dei flash mob, ognuno nei confini del proprio balcone, va bene, ma di questi tempi un barbecue a scuola anche no.
I Carabinieri una volta arrivati alla scuola internazionale capitolina si sono trovati davanti una scena surreale, quasi felliniana. Dei docenti stranieri, con tanto di famiglia al seguito, stavano preparando un barbecue scolastico, ma purtroppo hanno dovuto deglutire un boccone amaro.
Per 10 di loro, infatti è scattata la denuncia a piede libero, per violazione dell’articolo 650 del codice penale, riguardante le prescrizioni per il contenimento della diffusione del Coronavirus.
Le disposizioni per contrastare il Covid-19
A questo punto vale la pena rammentare, per l’ennesima volta, che fino a che l’emergenza sanitaria in corso non sarà rientrata è severamente vietato causare assembramenti di persone, organizzare ritrovi, feste, party o spostarsi per finalità ludiche e ricreative.
Gli spostamenti di persone sono possibili soltanto in caso di necessità quali ad esempio per andare al lavoro, per fare la spesa o per recarsi in Farmacia. Tra le necessità possono rientrare anche altri bisogni personali e familiari ( cure mediche, gettare la spesa, portare fuori il cane), tra i quali però non figura certamente organizzare un barbecue scolastico.
