In questi tempi di emergenza sanitaria capita anche di dover discutere la tesi di laurea in videochat. Il giovane Matteo, ad esempio, è uno dei freschi neolaureati in conference call di Roma Tre. Come ogni altro istituto d’istruzione anche le università sono chiuse a causa del Coronavirus e sia le lezioni che le sessioni di laurea vengono svolte via web. Matteo in pratica si è laureato da casa sua, all’Eur, a Roma. “É andata così”, esordisce Matteo. “Eravamo in salotto, c’erano i miei familiari, mio padre è tornato apposta a casa dal lavoro e ha assistito commosso”.
Come si svolge una seduta di laurea in videochat
Ai ragazzi destinati a discutere la tesi di laurea in videochat i professori hanno dato alcune semplici raccomandazioni tra le quali spiccano il “vestirsi bene e lo scegliere uno sfondo consono”.
Matteo si è presentato di fronte al monitor del pc con tutto quello che aveva previsto di indossare prima della quarantena: abito elegante, gilet, cravatta, belle scarpe e ha deciso di spruzzarsi anche un po’ di profumo.
Dopo aver trascorso una notte pressoché insonne per la comprensibile emozione, Matteo non è uscito di casa per andare in facoltà, ma si è recato in salone, ha acceso il pc e ha iniziato a confrontarsi con la commissione di laurea. Durante la discussione, in alcuni momenti, ai laureandi è richiesto di disattivare il microfono e la webcam.
Al posto del solenne silenzio assicurato da un’aula magna, la seduta di laurea di Matteo ha avuto come sottofondo rumori urbani e anche il suono di un’ambulanza ma s è comunque svolta in maniera ottima e chiara.
Riguardo al contenuto della tesi, Matteo ha discusso dell’innovazione tecnologica e del grande cambiamento imposto dalla vita digitale. In particolar modo la tesi di laurea era basata sul marketing relazionale. Così come Matteo, anche i docenti erano tutti vestiti in abito elegante e collegati ognuno dalla propria abitazione.
Fonte: https://www.ilmessaggero.it/