Cosa cambia per la Scuola dopo il DPCM del 26 aprile? Il Primo Ministro italiano Giuseppe Conte ha diramato le nuove disposizioni che entreranno in vigore dal 4 maggio e ha trovato anche il modo di parlare del futuro prossimo del sistema scolastico. A livello di spostamenti rimane l’obbligo di avere con sé l’autocertificazione, almeno per altre 2 settimane, ma sarà possibile fare visita ai parenti e riprendere a svolgere attività fisica nei confini della propria città o del proprio paese.
Il nuovo DPCM del 26 maggio e la Scuola
Le scuole riapriranno a settembre. Ormai il discorso è definitivamente chiuso anche perché non avrebbe davvero nessun senso riaprire gli istituti per 20 giorni o al massimo un mese assembrando migliaia e migliaia di alunni in spazi stretti.
Il rischio di una ripresa dei contagi è assolutamente reale e quindi vanno evitate tutte quelle azioni che potrebbero vanificare gli immani sforzi compiuti in queste ultime settimane.
Tra l’altro, se tra i ragazzi l’incidenza del Coronavirus è molto bassa, c’è invece da dire che l’età media degli insegnanti è piuttosto alta e il Covid ha dimostrato di essere particolarmente virulento proprio nei confronti delle persone mature.
Per quanto riguarda quest’anno scolastico, gli unici rientri nelle scuole italiane potrebbero essere consentiti per lo svolgimento dell’esame di Maturità. Tra quasi 2 mesi, infatti, c’è da sperare che la situazione dei contagi si sia azzerata e allora potrebbe avere senso fare, sebbene in condizioni di massima sicurezza, l’esame di Stato “in presenza”.
Passando ai concorsi Scuola, il Presidente del Consiglio ha detto: “Abbiamo assunto l’impegno di far svolgere i concorsi per l’assunzione di 24 mila precari e 36 mila giovani aspiranti e questo è un impegno importante”. Anche in questo caso, quindi, c’è da sperare che presto possano essere diramati i bandi ufficiali del concorso ordinario e straordinario.
