Esame di Stato 2020, per i privatisti prove di Maturità a luglio e settembre

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Nel corso di un’audizione alla Camera per rispondere alle domande poste dalla Commissione Istruzione sullo svolgimento della prossima Maturità, la ministra Lucia Azzolina ha specificato che per gli studenti privatisti è previsto un iter diverso. A differenza dei candidati interni alle scuole, per i quali l’esame si svolgerà in presenza dal 17 giugno, coloro che provengono da scuole private a partire dal 10 luglio dovranno sostenere una prova di idoneità e poi, a settembre, in data ancora da decidere, la Maturità vera e propria. La titolare del dicastero di Viale Trastevere dice che per chi proviene da percorsi esterni è necessario adottare questo iter: “perché la commissione deve poterli valutare appieno visto che i loro coetanei interni alle scuole sono invece conosciuti dai membri interni”.

Maturità 2020, per i privatisti prova di idoneità dal 10 luglio

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sostiene che questo modus operandi non sarà un ostacolo né “a un’eventuale iscrizione al test di Medicina né alla partecipazione ai concorsi”. A tale proposito, infatti, ricordiamo anche che il Mur ha diffuso le date del nuovo calendario per le prove di accesso all’Università 2020/21.

Gli interessati, ovvero gli studenti privatisti, sono generalmente contrari a questa doppia data. Gli esterni sostengono di avere difficoltà a reperire materiale di studio, a entrare in contatto con le segreterie e di non poter accedere alla didattica online. In pratica i ragazzi chiedono che il test di idoneità non debba essere effettuato e che anche per loro debba essere permesso un accesso diretto all’esame a partire dal 17 giugno.

La situazione dei Concorsi Scuola 2020

Per quanto concerne la situazione dei Concorsi Scuola 2020, la procedura concorsuale straordinaria per assumere 24.000 docenti resta in programma per l’estate: “Stiamo valutando possibili alternative”, ha detto la Azzolina “qualora lo scenario epidemiologico dovesse cambiare improvvisamente: è una proposta, credo, di buonsenso. Il mio obiettivo è assumere i precari”.

L’alternativa principale proposta dalle associazioni sindacali e avallata dal PD è quella di un concorso con sole graduatorie in base a titoli e anzianità con un percorso di formazione triennale successivo.

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Luca Parigi

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