Antonello Giannelli, presidente dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) ha rilasciato a La Repubblica una dichiarazione che si pone a metà tra la proposta e la provocazione: “È oggettivo che i concorsi pubblici abbiano fallito. Ogni anno lo Stato dovrebbe assumere 40.000 bravi insegnanti, ma non è capace di farlo. Dopo 40 anni il fatto è palese e quindi a questo punto è doveroso prenderne atto”. In effetti anche quest’anno la scuola sarà afflitta dall’annoso problema della supplentite, tanto che il ministero dell’Istruzione sta pensando di assegnare alcuni posti di scuole dell’infanzia e primaria a laureandi in Scienze della Formazione.
‘I docenti li scelgano i presidi’, ma la Granato è contraria
Di fatto Antonello Giannelli ha nei riscontri reali il miglior avallo alla constatazione che il meccanismo dei concorsi sia solo in grado di generare precarietà persistente.
A tale proposito il presidente dell’ANP dice: “Dobbiamo permettere che i presidi delle scuole italiane abbiano la possibilità di scegliere gli insegnanti, quindi di accertare la bontà della scelta. Le assunzioni le dovrebbero fare direttamente i dirigenti scolastici dei singoli istituti”.
Contro Giannelli, però, interviene Bianca Laura Granato, senatrice del Movimento Cinque Stelle: “Giannelli non si smentisce, il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Adesso si pronuncia finanche contro i concorsi pur di ottenere il potere per i dirigenti scolastici di assumere direttamente i docenti, scegliendoli personalmente. Si tratta di un’ipotesi incostituzionale ed eversiva che darebbe ai presidi un potere che non appartiene a nessun altro dirigente della PA, che dovrebbe essere capace di gestire e valorizzare le risorse umane affidategli”.
La Granato poi rincara la dose: “Chiederò che alla Camera venga ripreso al più presto il vaglio del mio ddl sull’abolizione della chiamata diretta e degli ambiti territoriali per cancellare queste fantasticherie perverse e incostituzionali dal repertorio dell’Associazione Nazionale Presidi e mettervi sopra una pietra tombale”.