Trasporti, mancato accordo Governo-Regioni sul rientro a scuola

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Mancato accordo Governo-Regioni sul rientro a scuola. Nella riunione indetta per la giornata di mercoledì 26 agosto, infatti, non è stata trovata un’intesa riguardo alla questione dei trasporti e in particolare sull’utilizzo e il distanziamento sui mezzi pubblici. All’incontro hanno presenziato in videoconferenza il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, il ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, il coordinatore del CTS, Agostino Miozzo, il commissario alla ripartenza, Domenico Arcuri, e i rappresentanti di Anci e Upi.

Nessun accordo tra Governo e Regioni sui trasporti pubblici

Considerato il mancato accordo sull’uso e sul distanziamento sui mezzi pubblici, il Governo e le Regioni hanno deciso di fissare un nuovo aggiornamento per la giornata di venerdì 28 agosto.

In particolar modo, il presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini ha paventato la possibilità che per il trasporto pubblico potrebbe verificarsi delle situazioni caotiche se le restrizioni attuali non dovessero essere riviste. I ministri De Micheli e Speranza hanno quindi chiesto alcuni giorni per discutere del fatto con il Comitato Tecnico Scientifico e da qui è sorta la necessità di aggiornare la seduta.

Il ministro Paola De Micheli, comunque, per effettuare i trasporti pubblici in condizioni di sicurezza ha lanciato le seguenti proposte:

  • Definizione di congiunti estesa anche a compagni di classe e a colleghi di lavoro
  • Certificazione dei sistemi di aerazione e filtraggio dei mezzi
  • Obbligo di portare la mascherina chirurgica
  • Differenziazione degli orari di sosta e ripartenza per smaltire i flussi di passeggeri.

Alle idee sopra elencate si sommano anche soluzioni quali l’adozione di separatori morbidi per le percorrenze più lunghe e la differenziazione degli orari di apertura e di chiusura degli istituti scolastici, che potrebbe permettere una diluizione nel tempo dei flussi di persone a bordo dei mezzi.

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Vincenzo Schirripa

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