Riguardo all’inizio del nuovo anno scolastico, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, la senatrice a vita Liliana Segre dice: “Credo proprio che nessuno vorrebbe trovarsi nei panni della ministra dell’Istruzione Azzolina, che in questa emergenza ha dovuto esercitare l’arte della quadratura del cerchio. Mi ha ricordato il film Apollo 13 in cui gli astronauti si ingegnano con quello che trovano a bordo per riuscire a sopravvivere dopo un guasto a un’apparecchiatura. È importantissimo che la scuola ricominci”.
Il pensiero di Liliana Segre sulla riapertura delle scuole
La senatrice prosegue: “Io seguo ciò che avviene nel mondo della scuola con particolare partecipazione perché sento un legame molto forte. Questo credo che sia dovuto al fatto che sono stata privata da bambina della formazione, del contatto umano, della crescita emotiva e culturale da condividere con le mie compagne e i miei insegnanti, sia per avere trovato nella scuola 50 anni dopo, da testimone della storia, un luogo in cui poter esercitare la mia missione”.
”Se guardo nei decenni indietro – continua – rivedo i volti di tanti insegnanti appassionati, che sono stati i miei più grandi alleati, e quelli di decine di migliaia di studenti, miei nipoti ideali, che mi hanno dimostrato di voler raccogliere quelle candele della memoria che io mi sforzavo di porgere loro. E di saperle tenere ben accese”.
Sull’esperienza del lockdown la senatrice a vita dice: “Credo che abbia convinto tutti a riconoscere il valore imprescindibile della scuola. Anche quegli alunni che prima parevano viverla come un peso e un obbligo inutile. Adesso la riapertura in presenza è una nuova sfida. Per quanto si possa investire in organizzazione, personale, attrezzature, misure di sicurezza, penso che saranno la saggezza e la responsabilità dei ragazzi a fare la differenza. C’è una scuola da reinventare e da protegge. Forza ragazzi, contiamo su tutti voi!”.