Mobilità 2021, oggi informativa al Ministero: possibile anticipo dal 20 febbraio

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L’autorevole fonte del portale Orizzonte Scuola indica che per oggi, alle ore 10:00, è in programma un’informativa al Ministero dell’Istruzione con i sindacati nel corso della quale verranno presentati i contenuti dell’ordinanza sui trasferimenti per il personale della scuole e per i docenti di religione cattolica. Alla riunione non parteciperanno tutte le sigle sindacali.

Possibile anticipo per l’inoltro delle domande di mobilità

Riguardo alle tempistiche di inoltro delle istanze, pare che rispetto al 2020 potrebbe esserci un anticipo per la presentazione delle domande di mobilità da parte dei docenti.

Il Ministero deve confermare ma fonti accreditate fanno sapere che quest’anno le operazioni di invio delle istanze potrebbero avvenire dal 20 febbraio al 15 marzo.

L’anno scorso le domande vennero inoltrate dal 28 marzo al 21 aprile, in un periodo decisamente poco opportuno per il crescente sviluppo dello stato pandemico.

A questo punto non resta che attendere cosa salterà fuori dall’incontro di stamani tra il Ministero e le associazioni sindacali.

La Uil Scuola non partecipa all’informativa ministeriale

La Uil Scuola ha comunicato che non prenderà parte all’informativa di giovedì 11 febbraio. La sigla sindacale ritiene l’informativa “inopportuna” nel contesto di un quadro politico che potrebbe mutare nel volgere di poco tempo.

Dal sindacato diretto da Pino Turi fanno sapere: “Ci vediamo convocati per la routine di una procedura che non può essere annoverata negli affari correnti. L’avvio del futuro anno scolastico merita un confronto che riteniamo di dover fare alla luce degli sviluppi relativi alla crisi di Governo”.

Importante anche il parere sul vincolo quinquennale: “Quello dei trasferimenti del personale della scuola è un aspetto che merita altrettanta attenzione e visione. La riapertura del contratto integrativo sulla mobilità potrà essere l’occasione per eliminare il vincolo quinquennale di divieto di spostamento. Misura che fino ad adesso ha impedito di coprire i posti vacanti nei territori diversi da quello in cui si è in condizione di essere stabilizzati con le graduatorie esistenti che altro non sono che concorsi per titoli e servizio”.

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Vincenzo Schirripa

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