La Scuola tra le priorità del Governo Draghi

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La Scuola sarà una delle assolute priorità del Governo Draghi. D’altronde non potrebbe essere altrimenti considerata la grande incertezza che domina al momento sulle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e, soprattutto, sugli istituti superiori. Dopo il giuramento al Quirinale e la riunione del primo Consiglio dei Ministri, mercoledì 17 febbraio il neo-premier è atteso in Parlamento per il discorso per il voto di fiducia.

La Scuola priorità assoluta del nuovo esecutivo

Probabilmente quello di mercoledì 17 febbraio sarà un discorso di presentazione asciutto ed essenziale, come nello stile che caratterizza l’ex Presidente della Banca centrale europea.

Nell’agenda del nuovo esecutivo la Scuola sarà assolutamente centrale perché c’è da decidere come riprendere le lezioni in presenza, come organizzare la prossima Maturità, se allungare di qualche settimana l’anno scolastico in corso e come procedere con le immissioni in ruolo dal prossimo mese di settembre.

Il tutto verrà concertato con l’ufficio del nuovo ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che ha già detto di voler ripartire dall’enorme mole di lavoro svolta da Lucia Azzolina. In effetti alla Azzolina non si può certo imputare di essersi risparmiata in termini di impegno e di volontà.

La prima azione di rilievo del governo Draghi sarà molto probabilmente il varo del decreto legge ristori quinquies per il quale sono disponibili 32 miliardi di euro. Il fondo in questione servirà a erogare altri ristori, a prolungare la cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti.

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Luca Parigi

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