Didattica in presenza: le categorie esonerate dalla DAD

Vinkmag ad

Riguardo alle possibilità di fare Didattica in presenza la nuova circolare del Ministero dell’Istruzione del 7 marzo specifica quali sono le categorie esonerate dalla DAD. Il documento stabilisce che ci sono solo tre eccezioni: utilizzo di laboratori, studenti disabili e alunni con bisogni educativi speciali (Bes). Per il resto sono da considerarsi «sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia di cui all’art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza». Praticamente da questa nuova disposizione vengono esclusi anche i figli dei sanitari che in precedenza erano stati inclusi tra le eccezioni per l’importanza del lavoro svolto dai loro genitori. In alcune Regioni, addirittura, quali ad esempio la Lombardia e il Piemonte, sono già state diffuse delle circolari che escludono tale categoria dall’opportunità di fare didattica in presenza.

Didattica in presenza esclusa per i figli dei sanitari

La circolare ministeriale di domenica 7 marzo va quindi ad annullare quanto stabilito in precedenza in tema di didattica in presenza per i figli dei sanitari.

In precedenza il Piano Scuola 2020-2021 aveva stabilito che questa categoria potesse essere esentata dalla DAD per permettere ai genitori di non dover mancare dal lavoro, essendo la loro professione di fondamentale rilievo per la risoluzione della pandemia.

Tra l’altro, una precedente circolare del Ministero dell’Istruzione del 4 marzo, inviata ai dirigenti scolastici, confermava la possibilità di didattica in presenza per i figli di chi opera in ambito sanitario, “salvo diversa disposizione delle ordinanze regionali o diverso avviso delle competenti strutture delle Regioni”.

Questo il commento a riguardo di Filippo Anelli, presidente di Fnomceo, Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri: “Siamo sconcertati per il susseguirsi di decisioni contrastanti sulla possibilità per i figli dei medici, degli odontoiatri e dei sanitari in genere di poter fare didattica in presenza. Chiediamo a chi di dovere di ripristinare immediatamente la deroga per i figli dei medici e degli odontoiatri, siano essi dipendenti, convenzionati, liberi professionisti. È un giusto riconoscimento del ruolo che, tutti in egual misura, ricoprono nella gestione della pandemia”.

Seguici su Google News

Vincenzo Schirripa

Read Previous

Riconoscimento RPD e CIA per supplenze brevi, saltuarie e Covid

Read Next

Deleghe Ministeriali: Sasso alla disabilità e Floridia alla transizione ecologica

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Most Popular