No a lezioni pratiche di Educazione Fisica a casa: a stabilirlo è il Ministero

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No alle lezioni pratiche di Educazione Fisica a casa. A stabilirlo è il Ministero dell’Istruzione che all’inizio dell’anno è stato interpellato in merito dalla stessa CAPDI, ovvero la Confederazione delle Associazioni dei Diplomati Isef e dei Laureati in Scienze Motorie. La richiesta consisteva nell’eventuale possibilità di far svolgere attività ginniche ai ragazzi in modalità di didattica a distanza. Il diniego ministeriale si basa sui protocolli ISS e sul fatto che non tutti gli studenti dispongono di ambienti adatti e sicuri per poter svolgere gli esercizi proposti dagli insegnanti. In altre parole, permettendo le lezioni pratiche di educazione fisica a casa, potrebbero verificarsi delle disparità quando invece l’obiettivo è quello di garantire a tutti i ragazzi le medesime opportunità formative.

In Didattica a Distanza non sono permesse lezioni pratiche di Educazione Fisica

È proibito assegnare agli studenti lezioni pratiche di educazione fisica in modalità di didattica a distanza.

A tale proposito il Ministero dell’Istruzione fa sapere che “I protocolli dell’ISS annoverano l’attività fisica tra le tipologie di insegnamento che presentano condizioni di rischio più elevato e prescrivono che, in caso di rischio maggiore, debbano essere sospese. Il Ministero dell’Istruzione non ha titolo per fornire ulteriori indicazioni specifiche che debbano necessariamente essere fornite dalla competente autorità sanitaria”.

In seguito al divieto gli insegnanti si sono organizzati facendo lezioni di storia dello sport oppure cercando di fare capire ai giovani l’importanza di un’attività motoria regolare. Non mancano neanche fondamenti di sana alimentazione.

In definitiva, anche da un punto di vista meramente oggettivo, non è affatto facile impartire lezioni pratiche di questo insegnamento in regime di e-learning.

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Luca Parigi

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