Per quanto concerne le date dei Concorsi Scuola 2021 potrebbe esserci una possibile ripartenza dal 3 maggio. Ad annunciarlo è il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, che ha indicato per quella data un’eventuale ripresa per i concorsi pubblici, così come stabilito dal decreto approvato in sede di Consiglio dei Ministri. I bandi delle prove concorsuali scolastiche sono usciti ormai un anno fa, nel mese di aprile 2020, ma finora e non senza impedimenti si è svolta solo la procedura straordinaria per 32.000 posti riservati a docenti con anzianità di servizio pari ad almeno 3 anni. Restano tuttavia da svolgere le suppletive per candidati con cautelare, che non hanno preso parte per ragioni correlate al Covid. In questo articolo usiamo il condizionale perché nell’ultimo anno, purtroppo, l’emergenza epidemiologica ha indotto numerosi stop, dietrofront e “fermi tutti”.
Il decreto sblocca concorsi
Da Palazzo Chigi fanno sapere che il decreto che potrebbe far ripartire le varie procedure concorsuali della Pubblica Amministrazione “prevede lo sblocco dei concorsi (circa 110.000 posti) e introduce procedure concorsuali semplificate. Tra le principali novità si prevede una prova scritta e una prova orale nei soli concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale“.
Restano esclusi dalle prove concorsuali semplificate pubbliche le procedure per talune categorie (il personale in regime di diritto pubblico, ex articolo 3 del Dlgs 165/2001) tra cui:
- Magistrati ordinari, amministrativi e contabili
- Avvocati e procuratori dello Stato
- Docenti universitari
- Lavoratori del comparto sicurezza e difesa
- Corpo diplomatico e prefettizio
Riguardo alle date per la ripartenza effettiva per le prove, nel decreto approvato dal Consiglio dei Ministri si legge che “Dal 3 maggio 2021 è consentito lo svolgimento delle prove selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni.” Lo svolgimento delle prove comunque dovrà pur sempre avvenire “nel rispetto delle linee guida validate dal CTS di cui all’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile 03/02/2020, n. 630, e successive modificazioni.”