Per le future assunzioni di insegnanti è allo studio la possibilità di istituire dei Concorsi Docenti Semplificati. Tali procedure dovrebbero essere strutturate in modo tale da poter definire delle graduatorie sulla considerazione dei titoli e dello stato di servizio dei candidati. È previsto anche lo svolgimento di una prova computed based (CBT). Questa modifica ai meccanismi concorsuali per le immissioni in ruolo avrebbe la duplice finalità di contribuire a semplificare la pubblica amministrazione e di ottimizzare le convocazioni per la copertura delle cattedre vacanti.
La semplificazione dei concorsi per i docenti
Nel futuro prossimo i concorsi a cattedra andranno sicuramente incontro a un importante processo di semplificazione.
La conferma a quanto appena detto viene dalla costante concertazione tra Ministero dell’Istruzione, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Palazzo Chigi, oltre che dal PNRR, ovvero il Piano nazionale di ripresa e resilienza che l’esecutivo italiano ha inviato a Bruxelles e che include un’ampia sezione incentrata sulla riforma dei sistemi di reclutamento per i docenti.
Per quanto riguarda le necessità più strette, ovvero la copertura dei 112.000 posti in vista del prossimo anno scolastico, il Governo sta pensando di agire come segue:
- 20.000 posti da GaE e graduatorie dei vecchi concorsi
- 28.000 posti dagli esiti del concorso straordinario
- Altri posti da procedure di reclutamento semplificate
Per garantire l’immissione in ruolo di insegnanti preparati ed esperti i concorsi docenti semplificati potrebbero continuare ad avere un carattere “straordinario”, ovvero potrebbero continuare ad essere riservati a coloro che magari hanno già in curriculum alcuni anni di insegnamento.
Oltre a quanto appena detto, per tentare di essere chiamati dalle dirigenze scolastiche i docenti precari con o senza anni di servizio possono sempre procedere in ogni momento anche all’invio di una messa a disposizione.
