Supplenze 2021, assegnazioni ancora all’orizzonte: parlano i sindacati

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Quest’anno l’obiettivo era di finire tutto entro il 31 agosto, ma per le supplenze 2021 molte assegnazioni restano ancora all’orizzonte. Molte nomine, in verità, sono proprio da risolvere perché la procedura automatizzata fino ad ora non ha dato gli esiti sperati e in alcuni casi ha anche causato sbagli e anomalie. I problemi tecnici del portale a questo punto sono stati risolti, ma l’algoritmo ha già originato diversi problemi.

Supplenze 2021: il commento dei sindacati Flc Cgil e Gilda Scuola

Riguardo al verificarsi di questi disagi ovviamente i sindacati scuola non sono rimasti in silenzio.

Dalla Flc Cgil hanno commentato: “per i docenti coinvolti dalle nomine sbagliate rimane la beffa di essere stati prima incalzati a compilare le domande in tutta fretta a cavallo di ferragosto, per poi ritrovarsi assegnati scuole sbagliate e prese di servizio da rifare daccapo“.

Dalla sigla aggiungono: “c’è il rischio che le disponibilità sopraggiunte in questi ultimi giorni, ad esempio per effetto di rinunce alle immissioni in ruolo, non vengano riconsiderate nel computo di posti assegnati con la prima fase di attribuzione delle supplenze. Infatti, se gli uffici non inseriranno queste disponibilità sin da subito nella prima fase di assegnazione dei contratti a tempo determinato tali sedi saranno messe a disposizione tardivamente, quindi solo per coloro che si trovano in posizione meno alta nelle graduatorie“.

Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda degli insegnanti, dice: “Tra graduatorie non pubblicate e Gps piene di errori provocati dall’algoritmo, sulla copertura dei 112mila posti autorizzati dal Mef il ministero dell’Istruzione ha fallito. Anche quest’anno dovremo fare i conti con l’ormai patologica supplentite che affligge la scuola italiana e con il suo pesante effetto collaterale sulla continuità didattica”.

Dopo questa defaillance tecnologica Usb Scuola suggerisce di tornare alle vecchie convocazioni in presenza: “I sistemi informatici non garantiscono nulla. Non garantiscono la trasparenza delle procedure: gli UST verranno inondati di reclami anche semplicemente per capire cosa sia accaduto. Non garantiscono la tutela delle posizioni in graduatoria. Non garantiscono il diritto al lavoro. Non alleggeriscono i carichi di lavoro del personale degli Uffici Scolastici Territoriali costretti a rifare manualmente le assegnazioni.“

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Vincenzo Schirripa

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