Intervistato da Il Sole 24 Ore il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha fatto il punto su nomine e situazioni di precariato. In tema di assunzioni il titolare del dicastero scolastico fa sempre riferimento alle 70.000 immissioni in ruolo che dovrebbero essere perfezionate entro il 2024. Una buona parola anche per le docenze giovani che dovrebbero gradualmente abbassare l’età media degli insegnanti, a tutt’oggi piuttosto alta.
Il commento del ministro Bianchi a Il Sole 24 Ore
Il numero uno di Viale Trastevere si è espresso con questi termini: “Stiamo lavorando perché anche quest’anno, come l’anno scorso, ma mai in passato, all’inizio delle scuole tutti i docenti siano al loro posto.
“Per quanto riguarda le assunzioni, ricordo che il governo ha garantito, fino al 2025, lo stesso numero di insegnanti nonostante la drammatica caduta demografica. Inoltre, dopo anni di concorsi a singhiozzo, la riforma del reclutamento, approvata dal Parlamento, ha finalmente indicato un percorso chiaro per chi voglia fare il docente. Dopo i 60 mila dello scorso anno, stiamo assumendo i nuovi docenti previsti per quest’anno e stiamo completando le procedure concorsuali in corso.”
“Con le nuove procedure approvate dal Parlamento, il Pnrr ci chiede di assumere ulteriori 70 mila docenti entro il 2024″.
Sulle docenze giovani Bianchi dice: “con le nuove procedure concorsuali, che richiedono prove annuali, avremo la possibilità di disporre di docenti stabili e giovani. L’età media dei nostri insegnanti è alta e dobbiamo garantire, con queste procedure, la possibilità di accesso ai giovani.”
“Una considerazione: il numero dei supplenti va commisurato all’intero organico docente, che si attesta a 800 mila insegnanti, fra posti comuni e di sostegno, e comprende anche una quota fisiologica dovuta ad assenze, distacchi e comandi presso altre amministrazioni”.