Scuola classista, alta dispersione e divari territoriali: parla il ministro Valditara

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Intervistato da Il Corriere della Sera il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sostiene che la scuola di oggi è classista e fortemente condizionata da fattori quali alta dispersione e divari territoriali. Per il nuovo responsabile del dicastero scolastico è necessario limare le disuguaglianze e cercare di avvicinare le realtà del Sud a quel Nord.

Le parole del Ministro Valditara sulla Scuola

A seguire i commenti testuali del nuovo Ministro dell’Istruzione e del Merito riguardo all’attuale realtà scolastica.

“La scuola oggi è una scuola classista. Non è la scuola dell’eguaglianza e non aiuta i ragazzi a realizzarsi costruendosi una soddisfacente vita adulta. La dispersione è al 12,7 per cento, se aggiungiamo quella implicita (cioè di chi ha il diploma ma non le competenze minime), sale ad un preoccupante 20 per cento. Tutto questo dentro un divario di apprendimento tra i territori”.

Per il ministro dell’Istruzione e del Merito “Occorre una più incisiva personalizzazione dei piani di studio, anche con una articolazione della funzione docente, che consenta di coltivare le potenzialità di tutti, sostenendo chi è in difficoltà e alimentando le capacità dei più bravi. Bisogna garantire un orientamento che fornisca alle famiglie e agli studenti le informazioni per effettuare scelte consapevoli dalla scuola media. È inoltre fondamentale potenziare l’istruzione tecnico-professionale che va costruita in filiera con l’istruzione tecnica superiore”.

Valditara propone “una grande ‘alleanza per il merito alle famiglie, al sistema-scuola, alle parti sociali: un’alleanza che permetta ad ogni studente, con la doverosa attenzione agli alunni con disabilità e bisogni speciali a cui va garantita stabilità di sostegno, di perseguire quel ‘pieno sviluppo della persona umana’ affermato nell’articolo 3 della Costituzione”.

“Nella legge di bilancio – conclude – ci sarà grande attenzione alla scuola, senza dover toccare il fondo per la valorizzazione professionale. Già giovedì incontrerò i sindacati”.

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Luca Parigi

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