La soluzione proposta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per decrementare i galoppanti fenomeni del precariato e della supplentite è quella di lanciare dei concorsi annuali mirati a stabilizzare il più alto numero possibile di insegnanti. In verità c’è anche una cifra esatta ed è quella di 70.000 assunzioni previste nel piano PNRR. L’idea in questione adesso deve riscuotere la soddisfazione dei sindacati e deve ricevere il nullaosta del Governo.
Agenda fitta di incontri tra Ministero e Sindacati sul reclutamento
In questo inizio di 2023 si stanno infittendo gli incontri tra il Ministero e le sigle sindacali scolastiche sul tema del reclutamento.
Le modalità di immissioni in ruolo dei docenti, in effetti, sono ampiamente da rivedere se non proprio da stravolgere completamente.
A tale riguardo basti pensare che di 850mila docenti in servizio il 25%, ovvero uno su quattro, riveste l’incarico in condizione di supplente.
Il fatto sbalorditivo è che ogni recente Governo ha sempre promesso di dichiarare lotta al precariato, ma i fatti dimostrano che su questo argomento sono state spese sempre molte parole, magari per finalità populistiche, e sono sempre state compiute poche azioni reali.
Secondo quanto riporta Orizzonte Scuola, il Ministero dell’Istruzione avrebbe proposto concorsi riservati, già dalla prossima primavera, per alcune categorie quali ad esempio i possessori dei 24 cfu.
Sarebbe inoltre da ipotizzare anche un canale per l’immediata immissione in ruolo su posti di sostegno