Per lo Spid dovrebbe esserci una proroga fino a giugno ma poi per l’identità digitale dovrebbero profilarsi altre soluzioni. L’incontro svolto presso il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri tra il Sottosegretario Alessio Butti, i rappresentanti dei gestori di identità digitale e Assocertificatori ha fatto emergere la necessità di cambiare un’altra volta il sistema e di evolvere l’identità digitale entro la metà dell’anno.
Prima ci fanno fare lo Spid e poi lo tolgono
Questa dello Spid si sta rivelando una commedia tutta all’italiana.
Fino a un paio di anni fa eravamo letteralmente bombardati di inviti a sottoscrivere questo meccanismo di identità digitale che però ora sembra destinato già a scomparire.
Vi ricordate? Senza Spid non potrai più accedere di qua, di là, di sopra, di sotto e ora, dopo poco tempo, il sistema sembra che sia già arrivato alla proverbiale frutta.
Come sottolinea Altroconsumo adesso si prospettano 3 possibili scenari per il futuro prossimo.
Il primo è che il Governo reperisca le risorse per venire incontro alle richieste dei provider e le convenzioni in essere vengano rinnovate.
Il secondo è una proroga fino a giugno per concertare le nuove condizioni economiche. Questo al momento è il più probabile.
Il terzo scenario, piuttosto improbabile, è che il servizio cessi il 23 aprile, e i cittadini potranno accedere a molti servizi della pubblica amministrazione solo con la Carta d’Identità Elettronica (Cie).
Per altre settimane a noi non resta che continuare ad aggiornare la password quando il sistema ce lo richiede e restare alla finestra in attesa di ulteriori sviluppi.