In tema di Maturità 2023 il CSPI si é espresso in modo favorevole sull’ordinanza ministeriale riguardante i prossimi Esami di Stato. Il Consiglo Superiore della Pubblica Istruzione ha semmai rimarcato che in sede di svolgimento e di giudizio sarà necessario tenere dovuto conto dei disagi che hanno dovuto subire gli studenti per l’emergenza sanitaria. I giovani che si accingono a sostenere le prove, infatti, hanno vissuto in pieno l’avvento della pandemia visto che nel 2020 facevano la seconda, nel 2021, la terza e nel 2022 la quarta. Praticamente, a parte il primo e il quinto anno, didatticamente hanno sempre dovuto adeguarsi ai saliscendi dei bollettini sui contagi.
Ok del CSPI alla Maturità 2023
La Maturità 2023 si svolgerà dunque con le stesse modalità che erano in essere prima del 2019 e quindi negli anni precedenti alla pandemia da Covid-19.
Gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori di secondo grado dovranno pertanto sostenere una prova scritta di italiano, una prova scritta diversa per ogni piano di studi e l’interrogazione finale.
Per essere ammessi ai prossimi Esami di Stato sarà necessario aver frequentato per almeno 3/4 del monte ore annuale, avere la sufficienza 6 in tutte le materie e avere partecipato alle prove Invalsi. La Pcto non sarà requisito di ammissione anche se potrebbe essere discussa in sede di colloquio.
La commissione esaminatrice sarà formata da un presidente esterno, da tre membri interni all’istituto scolastico e da tre membri esterni ad esso.
I voti andranno da un minimo di 60/100 a un massimo di 100/100. Eventuali lodi, a discrezione della commissione, potranno essere assegnate a studenti con una preparazione ritenuta eccellente.