Il nuovo logo del Ministero dell’Istruzione e del Merito fa discutere

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Non si può proprio dire che il nuovo logo del Ministero dell’Istruzione e del Merito sia stato accolto con un entusiasmo unanime. Sui social network la creazione grafica ha riscosso molti commenti ironici, se non proprio sarcastici. Probabilmente l’intenzione del dicastero di Viale Trastevere era quella di restituire un simbolo semplice, immediato e moderno, ma tale volontà non ha trovato il conforto del popolo del Web che adesso pare stia facendo a gara a giudicare il simbolo in questione.

Le principali critiche al nuovo logo del Ministero dell’Istruzione e del Merito

Tra le principali detrazioni che vengono mosse al nuovo logo del Mim spicca quella che individua nella creazione grafica uno stile da Ventennio.

Altri ancora, forse per l’assonanza con la nota marca Mio o per le lettere che sembrano richiamare un prodotto caseario morbido, trovano il simbolo più adatto a un’azienda di latticini che a una realtà istituzionale quale il dicastero scolastico.

Ci sono poi quelli che vedono nel logo un ensemble di fantasmi e chi sostiene che, soprattutto per i colori, l’immagine sia più adatta ai festeggiamenti per il terzo scudetto del Napoli.

Dopo il fail di Open to Meraviglia, progetto di promozione turistica dell’Italia per il quale non era stato comprato il nome a dominio e per il quale sono state utilizzate immagini della Slovenia, il Governo inciampa quindi un’altra volta sul tema della comunicazione.

Probabilmente, nell’ottica di promuovere il Merito, sarebbe stato meglio se il logo fosse sortito fuori da un concorso tra le scuole italiane.

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Luca Parigi

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