È scoppiato il caso diplomifici. 10mila esami saranno messi sotto indagine da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito per verificare il loro corretto svolgimento. Parallelamente sarà bandito a breve un concorso per il recruiting di 146 ispettori. Tutto nasce da un dossier lanciato da Tuttoscuola intitolato ‘Maturità: boom dei diplomi facili’.
Caso Diplomifici: MIM e Tuttoscuola contro il diploma facile
Il caso diplomifici nasce dal sospetto che ben diecimila diplomi della Maturità 2023 sarebbero stati assegnati indebitamente.
Nello scorso anni più di 30mila studenti sono passati dalla scuola statale alla scuola paritaria nel passaggio dalla quarta alla quinta superiore: un terzo di essi si è rivolto a 92 scuole paritarie che registrano ogni anno, puntualmente, un boom di iscritti.
Dal punto di vista logistico 82 di questi istituti paritari sono ubicati in Campania, 6 si trovano nel Lazio e 4 in Sicilia. Le altre istituzioni paritarie sono invece da considerare estranee alla vicenda.
Quello che fa nascere il legittimo sospetto del “diploma facile” è che gli studenti che approdano ai predetti istituti non sono tutti viciniori ma arrivano da varie parti di Italia.
A riprova di quanto appena detto nelle scuole paritarie italiane il tasso di incremento di iscritti dalla quarta alla quinta è passato dal +92% di sette anni fa al +166% dell’a.s. 2022/23.
Per tutti gli approfondimenti del caso diplomifici: https://www.tuttoscuola.com/maturita-boom-diplomi-facili-dossier/
