Proroga Contratti ATA, i soldi ci sono ma manca la norma: 6mila collaboratori scolastici a casa

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Per la proroga dei contratti ATA i soldi ci sono ma manca la norma che permetta la loro effettiva erogazione. Detto ciò, per ora 6mila collaboratori scolastici restano a casa dal momento che il loro contratto era in scadenza il 15 aprile. A questo punto resta da capire quando la normativa in merito possa essere rilasciata anche se molti sindacati invocano che possa essere discussa già al prossimo Consiglio dei Ministri.

Precari della Scuola bistrattati e indifesi

In mancanza di una disciplina specifica i precari della Scuola rappresentano una categoria di lavoratori che sta assolutamente alla mercé della sorte.

Quest’anno, se possibile, è stato toccato un altro fondo con i supplenti brevi che hanno dovuto aspettare mesi e mesi per essere pagati e ora con questo pasticcio dei collaboratori scolastici supplementari ai quali non è stato immediatamente prorogato il contratto.

A quest’ultimo riguardo, visto che le vecchie contrattualizzazioni erano in essere fino al 15 aprile 2024, bisogna capire se nel futuro prossimo il personale ATA dovrà essere ricontrattualizzato, dal momento che si può parlare di proroga quando una collaborazione ha un immediato seguito e non invece quando si interrompe per giorni e per giorni.

Una cosa è certa: non è più possibile che i lavoratori a tempo determinato della Scuola debbano essere trattati in modo così indegno. Qui siamo al tempo stesso alle comiche e alla vergogna.

È necessario che chi di dovere si impegni per trovare fondi adeguati alla copertura dei loro stipendi fin dall’inizio dell’anno scolastico e che le loro corresponsioni non siano più correlate a risorse spot e a quelli che, in senso figurato, possono essere paragonati a veri e propri terni al Lotto.

Lo abbiamo già detto e purtroppo abbiamo l’impressione che continueremo a dirlo: così proprio non va.

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Luca Parigi

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