Benchè si sia verificato l’ormai noto avvicendamento ministeriale tra Fioramonti e Azzolina lo svolgimento della Maturità 2020 resterà pressoché immutato. Volendo fare un breve riepilogo non ci saranno più né buste per l’orale, né tesina, gli studenti dovranno sostenere delle prove Invalsi e tra le tracce del tema d’Italiano tornerà la traccia storica. La nuova inquilina del dicastero di Viale Trastevere potrebbe apportare delle piccole modifiche, offrire qualche spunto in più riguardo alla prova orale e dovrà scegliere le materie della seconda prova. Mettendoci dalla parte degli studenti andiamo adesso a scoprire quali sono gli adempimenti e le scadenze che essi dovranno onorare da qui alla fine della scuola.
Scadenze e adempimenti per la Maturità 2020
Cosa devono fare gli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado per potersi presentare in regola al prossimo esame di Maturità?
Chi non lo avesse ancora fatto, per motivi degni di giustificazione, perché il tempo di certo non mancava, deve presentare la domanda di iscrizione alla Maturità entro il 31 gennaio, data di proroga che è stata concessa dopo il primo termine ultimo fissato per il 30 novembre.
I candidati esterni dovranno presentare la domanda al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, mentre i candidati interni dovranno consegnarla direttamente al dirigente scolastico o coordinatore didattico dell’istituto frequentato. Ovviamente non ci sarà un’altra proroga e quindi gli interessati devono fare di tutto per presentare l’istanza entro l’ultimo giorno di gennaio 2020.
Nello stesso mese di gennaio, inoltre, sono attese due notizie molto importanti. In questo primo mese dell’anno, infatti, potrebbero essere rese note le date per effettuare le simulazioni delle prove scritte (con molta probabilità da febbraio ad aprile) e il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca dovrebbe comunicare le materie affidate alla commissione d’esame.
Infine, tra il 2 e il 31 marzo, in delle date da stabilire ancora con esattezza, gli studenti dovranno sostenere le temute prove Invalsi.