Professoressa di Firenze attacca la Segre, il Preside: “Non venga a scuola”

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Da oggi, lunedì 3 febbraio, la professoressa di Firenze che attacca la Segre è stata invitata dal preside a non presentarsi in classe. La docente fiorentina accusa la senatrice che sta cercando di farsi pubblicità con le sue iniziative. Oltre a comunicare all’insegnante di non recarsi in istituto, il dirigente scolastico della Scuola Media “Mazzanti” si recherà anche all’ufficio legale dell’ufficio scolastico regionale per richiedere la “sospensione urgente” dal ruolo della stessa professoressa. A tale riguardo il dirigente sta predisponendo una dettagliata relazione su quanto accaduto con tanto di fatti e racconti relativi al discusso episodio.

Le parole della docente su Liliana Segre

“Io Liliana Segre non la sopporto. E anche voi, ragazzi, non fatevi fregare da questi personaggi che cercano solo pubblicità”: sono queste le parole che la professoressa di Firenze sotto accusa avrebbe detto di fronte ai suoi alunni.

“Anche mio nonno è stato rinchiuso in un campo di concentramento, ma non è certo andato in giro a dirlo a tutti. E ora non andate a casa a dire ai vostri genitori che sono nazista e antisemita”, avrebbe poi aggiunto la docente.

Alcuni ragazzi, però, una volta tornati a casa hanno riferito eccome quanto detto dall’insegnante e da qui, ovviamente, è iniziata la polemica che poi ha portato il preside a maturare la decisione di fermare l’insegnante.

“Invito formalmente la collega a non presentarsi a scuola e le ho inviato una email in merito – ha spiegato il preside Gengaroli – Ciò per motivi di opportunità, sia per le istituzioni, sia per lei stessa perché si troverebbe a operare in un contesto non più sereno. Domani (oggi per chi legge) sarò all’ufficio legale del provveditorato per avviare l’istruttoria per la sua sospensione urgente”

Oltre al preside, a richiedere provvedimenti disciplinari nei riguardi della professoressa sono anche alcuni professori dell’Istituto Comprensivo di cui fa parte la media “Mazzanti”.

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Luca Parigi

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