Approvato il Decreto Scuola: Maturità diversa, salta l’esame di terza media

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto Scuola. Il testo contiene le misure necessarie per concludere quest’anno scolastico gravemente condizionato dall’emergenza Coronavirus. Come anticipato nei giorni scorsi, in via del tutto eccezionale gli studenti italiani saranno ammessi all’anno successivo, anche coloro che nel primo quadrimestre avevano rimediato delle insufficienze. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ci tiene comunque a specificare che non ci sarà “nessun 6 politico”; alla fine dell’anno gli alunni saranno valutati in base all’impegno profuso fino a marzo a scuola e negli ultimi mesi con la didattica a distanza. Dal 9 al 14 aprile intanto sono in programma le vacanze di Pasqua.

Esami di Maturità, Terza Media e assunzioni di insegnanti

La cosiddetta dead line per il mondo scolastico è la data del 18 maggio.

Nel caso in cui ci fosse un rientro nelle aule entro quella data l’esame di Maturità potrebbe svolgersi in classe sebbene in maniera diversa rispetto agli altri anni. Il 17 giugno via al tema di italiano, una prova nazionale uguale per tutti.

La seconda prova scritta, invece, “non avrà carattere nazionale, ma sarà predisposta dalla singola commissione di esame perché essa possa essere aderente alle attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico”.

Come era dato già per certo, il Decreto Scuola appena approvato stabilisce che le commissioni esaminatrici siano composte da professori interni e da un presidente esterno. Le prove orali inizieranno alla fine del mese di giugno.

L’esame di terza media non verrà svolto o almeno non nel modo in cui lo conosciamo. Il testo dispone “la sostituzione dell’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione che tiene conto altresì di un elaborato del candidato”.

Infine, i posti liberati nell’estate del 2019 dalle pensioni quota 100 saranno occupati con 4.500 assunzioni di docenti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che all’inizio dell’anno non hanno potuto occupare questi posti perché ancora non erano stati messi a disposizione.

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Vincenzo Schirripa

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