Nessun bocciato e nessun rimandato: quest’anno andrà così

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Nessun bocciato e nessun rimandato: quest’anno tutti gli studenti delle scuole italiane saranno promossi. Domenica 5 aprile sarà discusso e approvato dal Consiglio dei ministri il Decreto che sancisce questa misura speciale da adottare come conseguenza alla grave emergenza sanitaria di questo inizio 2020. Detta in altri termini, anche gli allievi che nel primo quadrimestre hanno avuto insufficienze più o meno pesanti passeranno in via eccezionale all’anno scolastico 2020/2021. Sin da ora vogliamo sperare che il prossimo anno possa essere meno agitato di quello in corso.

Nè bocciati e nè rimandati nelle scuole italiane

A giugno, quindi, nelle scuole italiane non ci saranno nè bocciati e nè rimandati.

Chiaramente questa misura del tutto eccezionale si renderà necessaria perché effettuare gli scrutini in questa situazione di emergenza sanitaria, di urgenza sociale e di precarietà didattica sarebbe stato un esercizio davvero difficile da svolgere.

Il decreto ministeriale che verrà approvato domenica prevede dei possibili recuperi delle lezioni a partire dalla data del 1° settembre 2020. Il prossimo anno la Scuola ripartirà completamente da zero anche per provare a lasciarsi alle spalle un anno horribilis.

In particolare, il primo giorno del mese di settembre gli istituti scolastici italiani apriranno per gli studenti che hanno contratto dei “debiti” durante il primo quadrimestre. In considerazione di ciò l’avvio del prossimo anno scolastico potrebbe slittare in avanti.

Al prossimo esame di Maturità abbiamo dedicato un altro approfondimento, ma in questa sede riteniamo ideale ricordare che per il momento le soluzioni possibili consistono nel rientro a scuola, nello svolgimento di un orale rinforzato o in una discussione online. A quest’ultimo proposito la bozza del decreto sancisce quanto segue: “Nell’ipotesi in cui i motivi sanitari comprovino che non si possano svolgere esami in presenza ecco che si può prevedere la valutazione degli alunni, ivi compresi gli scrutini finali, anche in modalità telematiche”.

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Vincenzo Schirripa

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