Scuole riaperte a Ivrea: lezioni all’aperto in via sperimentale

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Da martedì 26 maggio scuole riaperte a Ivrea in via sperimentale con ingressi contingentati e lezioni all’aperto. A prendere parte a questo progetto di educazione open air saranno circa 20 bambini di età tra i 3 e i 6 anni per un’eventualità prevista dalla “task force” di esperti nominata dal Ministero che sta valutando le modalità per tornare in aula dal prossimo mese di settembre. Riguardo alla location di queste riaperture, i piccoli alunni troveranno spazio nei parchi e negli spazi verdi degli asili comunali Sant’Antonio e Don Milani.

Scuole riaperte a Ivrea: modalità di accesso, misure e controlli

Per queste riaperture scolastiche sperimentali a Ivrea, in provincia di Torino, ovviamente verranno applicate misure e controlli.

Ecco le principali indicazioni per questi rientri a scuola:

  • Orario 08:00-13:00
  • Ingressi scaglionati di 5 minuti
  • Misurazione della temperatura all’ingresso
  • Sanificazione delle mani all’ingresso
  • Attenzione al distanziamento sociale
  • Bambini divisi in due gruppi ognuno gestito da tre educatori
  • Ambientazioni sanificate continuamente
  • Costo per le famiglie: 10 euro al giorno
  • Durata della sperimentazione: fino a venerdì

Riguardo alla durata, l’assessore all’Istruzione Giorgia Povolo dice: “I primi 4 giorni serviranno come prova per tutti perché ci sono tantissime attività in più da seguire rispetto ad una scuola normale. Per questo motivo abbiamo previsto la presenza di tre educatori anziché due, come disposto dalla normativa nazionale. L’amministrazione comunale è intervenuta anche dal punto di vista economico: è necessario garantire uno standard elevato del servizio a cifre calmierate, per non gravare troppo sulle tasche delle famiglie”.

Se il test soddisferà in pieno le aspettative allora il Comune si propone di prorogare questa iniziativa con un aumento graduale del numero dei bambini coinvolti.

“Il lavoro non sarà facile – sostengono gli educatori – Le attività sono molteplici e andranno oltre la mera didattica. Ma è una grande emozione e noi siamo pronti”.

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Luca Parigi

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