Manca una settimana esatta al via della Maturità 2020. Per effetto dell’emergenza epidemiologica in atto dal mese di marzo, quest’anno gli esami di Stato si svolgeranno senza prove scritte, ma solo con “orale rinforzato” che potrà avere la durata massima di 60 minuti. Nel corso di questa maxi-interrogazione i maturandi dovranno dimostrare di essere preparati e di saper collegare le varie materie tra di loro. Oltre che le modalità di svolgimento quest’anno cambia anche la valutazione dei crediti per l’assegnazione del voto finale.
Il valore dei crediti e dell’orale in presenza per il voto finale
Come e quanto saranno considerati quest’anno i crediti scolastici per l’assegnazione del voto finale? Più degli anni scorsi.
Negli anni passati, infatti, ai fini della votazione conclusiva la prova di esame aveva un peso maggiore anche perché gli studenti dovevano sostenere prove scritte e interrogazioni; quest’anno, invece, sarà la carriera scolastica ad avere il peso maggiore in sede di voto finale.
In particolare, l’orale potrà conferire un credito massimo di 40 punti mentre il massimo dei crediti iniziali sarà pari a 60 punti, ovvero ben 20 punti in più rispetto al valore del maxi-orale. Restano invariate le votazioni massime e minime che anche quest’anno saranno rispettivamente di 100/100 e di 60/100.
In altre parole, per la Maturità 2020 è stato deciso di rendere giustizia agli allievi più meritevoli che negli ultimi 3 anni si sono sempre distinti per impegno e per profitto. Oggettivamente non sarebbe stato giusto che una procedura emergenziale, della durata di solo un’ora, potesse valere più di mesi e anni passati sopra i banchi.
A questo punto la prossima tappa di avvicinamento all’esame di Stato sarà l’estrazione della lettera che avverrà durante le riunioni delle commissioni esaminatrici. A tale riguardo, ogni giorno potranno sostenere la prova di esame un massimo di cinque studenti.