Linee guida delle Regioni per il rientro a scuola: no mascherina in classe, 2 mq a studente

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In attesa che il Ministero dell’Istruzione fissi delle apposite disposizioni per il ritorno a scuola il 14 settembre, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha realizzato un documento nel quale vengono consigliate alcune linee guida per il rientro in sicurezza negli edifici scolastici. In particolare, nel testo vengono disciplinati l’uso della mascherina, lo spazio per ogni studente, il posizionamento degli insegnanti e lo svolgimento della ricreazione.

Le linee guida delle Regioni e delle Province Autonome per il ritorno a scuola

Per un ritorno a scuola in sicurezza, ecco le linee guida indicate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome:

  • No all’uso della mascherina per gli studenti e per i docenti nel corso delle lezioni
  • Sì all’uso della mascherina nelle fasi di entrata, uscita e passaggi nei corridoi
  • 2 metri quadrati di spazio per ogni alunno
  • 1 metro di distanza durante gli spostamenti
  • Insegnanti in cattedra con divieto di approssimarsi ai banchi
  • Ricreazione più lunga e in classe con uso della mascherina
  • Più insegnanti e più personale ATA
  • Pulizia e igiene delle ambientazioni scolastiche

Altre indicazioni

L’uso della mascherina sarà obbligatoria per tutti, studenti e docenti, nelle aule in cui si trovano alunni o insegnanti immunodepressi.

Riguardo alla pausa pranzo, le mense dovranno approntare un apposito menù che possa essere facilmente servito in monoporzioni. Lo scodellamento sarà concesso per le mense interne, mentre sarà vietato per le mense esterne.

Le Regioni, infine, chiedono, la soppressione della didattica a distanza per le scuole elementari, medie e superiori. Sicuramente la Dad è stato uno strumento utile in questi mesi di assenza dai banchi, ma dal prossimo anno sarà necessario riprendere confidenza con libri, penne, gessi e cimose.

A livello tecnologico, semmai, molti docenti dovrebbero aggiornarsi imparando a padroneggiare l’uso di tablet e LIM. È ovvio che questi strumenti saranno indispensabili nella scuola di domani.

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Vincenzo Schirripa

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