Dalla data di oggi, lunedì 9 novembre, il 45% dei docenti italiani farà didattica digitale integrata. In tutto si tratta di 362.000 insegnanti degli istituti scolastici che quindi faranno quotidianamente lezione attraverso la Did. Il conteggio è stato fatto direttamente dallo staff del portale Tuttoscuola, che ha sommato ai 265.000 docenti delle scuole secondarie di secondo grado altri 33.000 professori delle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado delle “zone rosse” (Lombardia, Piemonte e Calabria), e ulteriori 63.000 docenti del primo ciclo d’istruzione e della scuola dell’infanzia attualmente stoppati in Campania dall’ordinanza del presidente della regione Vincenzo De Luca.
Tra i docenti in Did molti precari
Tuttoscuola ha calcolato che dei 362.000 insegnanti che da oggi svolgeranno attività di Did (acronimo di didattica digitale a distanza), circa 75.000 sono docenti precari con contratto a tempo determinato.
Molti di loro hanno fatto conoscenza con i componenti delle loro classi da poche settimane, se non proprio da pochi giorni, e questo ovviamente rappresenta un ostacolo in più per la comunicazione a distanza.
Tra l’altro, i precari che lavorano da casa dovranno pensare a procurarsi le dotazioni tecnologiche a proprie spese dal momento che non sono titolari di Carta del Docente e quindi non possono fruire del bonus di 500 Euro riservato ai colleghi che hanno contratti a tempo indeterminato.
Facendo un breve riepilogo alla fine della prima decade di questo mese di novembre 2020, in tutto gli insegnanti in servizio tra prof immessi in ruolo e supplenti di vario tipo sono oltre 806.000 così ripartiti:
- 100.171 nella scuola dell’infanzia
- 257.334 nella scuola primaria
- 183.505 nelle scuole secondarie di primo grado
- 265.319 nelle scuole secondarie di secondo grado
In tema di docenti in cerca di supplenze, ricordiamo che da alcuni giorni è tornato possibile inviare la MAD anche se iscritti alle GPS.
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