La prova dell’esame di Maturità 2021 potrebbe consistere nel maxi orale per il secondo anno consecutivo. Ancora per decidere ci sono alcune settimane e bisognerà pur sempre valutare l’andamento della situazione sanitaria. Tuttavia, il Ministero dell’Istruzione ha il diritto di riproporre il modello di esame di Stato del 2020 con la cosiddetta “interrogazione rinforzata” di circa un’ora. Alcuni giorni fa, con un apposito emendamento firmato dalla rappresentante del M5S Alessandra Carbonaro, membro della commissione Cultura della Camera, il Ministero dell’Istruzione è diventato plenipotenziario su alcune questioni riguardanti la scuola quali ad esempio lo stesso esame di quinta superiore, da definire entro gennaio, quello di Terza media, oltre che la valutazione degli studenti e le eventuali bocciature.
Maturità 2021: l’emendamento sui pieni poteri al Ministero dell’Istruzione
Questo il contenuto del testo dell’emendamento firmato della parlamentare del Movimento 5 Stelle Alessandra Carbonaro: “Si affida al ministero dell’Istruzione la possibilità di adottare specifiche misure per la valutazione degli apprendimenti e lo svolgimento dei medesimi esami, tra le quali quelle che sono state previste per l’Anno scolastico 2019-2020”.
Per l’esame di Maturità 2021 il Ministero dell’Istruzione potrà quindi scegliere di bissare il modello della prova 2020. La stessa prova ha un valore massimo di 40 punti ed è articolata in 5 fasi:
- Discussione dell’elaborato sulle discipline della seconda prova.
- Discussione di un breve testo di lingua e letteratura italiana.
- Un compito assegnato dalla commissione d’esame e coerente con il percorso svolto.
- Racconto delle esperienze svolte nel contesto del PCTO.
- Valutazione delle conoscenze riguardanti il tema “Cittadinanza e Costituzione”.
Tra le questioni prioritarie della Scuola per il prossimo mese di gennaio c’è quindi anche la decisione di come dovrà svolgersi l’esame di Maturità 2021.
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