Stipendi Covid: per l’emissione a metà gennaio c’è la garanzia ministeriale

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Un comunicato diffuso da Anief spiega che dopo il parziale sblocco dei ratei dei mesi di settembre, ottobre e l’emissione speciale di Noipa del 15 dicembre, le spettanze per gli stipendi Covid saranno erogate con la prossima emissione straordinaria di Noipa prevista per la metà di gennaio. Qualora la promessa di pagamento non venisse mantenuta, Anief ha già pronto un modello di diffida e di messa in mora per procedere al recupero di quanto dovuto. Per richiederlo è sufficiente scrivere alla mail segreteria@anief.net.

Stipendi Covid a metà gennaio 2021

A questo punto gli stipendi Covid dovrebbero davvero essere erogati alla metà di gennaio.

Gli emolumenti riguardano gli insegnanti e gli operatori Ata che nell’anno scolastico 2020/2021 sono stati assunti per fronteggiare le necessità imposte dall’emergenza epidemiologica. Per le scuole, infatti, l’avvento della pandemia da Covid-19 ha richiesto un surplus di impegni, attività e misure per le quali c’è stato bisogno di assumere del personale straordinario.

Riguardo al versamento degli stipendi Covid il presidente di Anief, Marcello Pacifico, dice: “Si tratta di una situazione intollerabile perché si va a infierire sulle già precarie condizioni economiche dei docenti e Ata della scuola italiana. La stragrande maggioranza di loro, lontani dalle proprie residenze, ha molteplici spese da onorare”.

Riguardo alla possibilità di messa in mora Pacifico aggiunge poi: “Il diritto allo stipendio non può essere assolutamente elemosinato: qualora il Ministero dell’Istruzione non dovesse mantenere l’impegno di pagare il personale Covid entro il termine ultimo del 15/01/2021, il nostro sindacato non si limiterà a denunciare il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori. Anief, infatti, ha predisposto un modello di diffida e messa in mora da richiedere alla mail segreteria@anief.net. Docenti e personale ATA Covid potranno inviarlo al dicastero di Viale Trastevere, alla Ragioneria territoriale di competenza e alla scuola presso la quale stanno prestando servizio”.

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Luca Parigi

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