Siamo a gennaio e già si parla di Call Veloce 2021 per docenti e DSGA. Il Ministero dell’Istruzione, infatti, pare deciso a confermare la procedura istituita per favorire le immissioni in ruolo. L’introduzione è avvenuta a partire dal decreto ministeriale 25 dell’8 giugno 2020, tramite il quale è stata offerta l’opportunità di effettuare assunzioni a tempo indeterminato in territori differenti da quelli coperti dalle graduatorie di riferimento.
Anief: ok alla Call Veloce 2021 ma perfezionare il meccanismo
La sigla sindacale Anief ritiene che la Call Veloce possa continuare a essere una procedura valida, ma anche che sia necessario perfezionare il suo meccanismo.
In particolare, il sindacato chiede che il sistema venga esteso anche alle nuove graduatorie di istituto per la convocazione dei supplenti.
Il parere del presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, è il seguente: “introdurre la call veloce anche a livello di singole scuole permetterebbe di fare un importante passo in avanti contro il fenomeno della supplentite. Se in parallelo si cancellasse anche l’organico di fatto, con tutti i posti liberi collocati in organico di diritto, allora potremmo anche aprire le porte alla stabilizzazione di tanti insegnanti che hanno già avuto modo di dimostrare di avere le loro competenze. Chiaramente, attendiamo anche che con il nuovo sistema possa cessare il vincolo di permanenza quinquennale che sopprime il diritto alla famiglia anche in presenza di posti vacanti e disponibili”.
Un’altra novità è che dalla prossima estate la procedura potrebbe interessare anche i DSGA inseriti nelle graduatorie concorsuali 2018.
A tale riguardo è bene ricordare che con la legge di Bilancio 2021 è decaduto il limite di assunzione entro la ragione percentuale del 50% di idonei. In virtù di ciò chiunque abbia superato le prove del concorso 2018 potrà essere assunto.
Cos’è la Call Veloce
La cosiddetta Call Veloce è una procedura di chiamata, a carattere temporaneo e aggiuntivo, per assunzioni di docenti a tempo indeterminato sui posti che restano liberi in ogni anno scolastico.
Questo protocollo è aperto al corpo insegnante già presente nelle apposite graduatorie per le immissioni in ruolo (GaE e Graduatorie concorsuali), per assunzioni in province o regioni diverse da quelle di inserimento delle suddette graduatorie.