Un comunicato diffuso dall’associazione sindacale Anief fa emergere quanta insicurezza caratterizzi ancora l’erogazione dello stipendio per i Supplenti Covid e temporanei. Nel testo si legge che, interpellato in merito, il Ministero dell’Istruzione dà solo risposte sommarie ma assicura che il pagamento dei cedolini stipendiali avverrà nell’emissione prevista per la data del 17 febbraio. Tradotto in “accreditamento effettivo”, i prossimi stipendi per queste categorie di lavoratori della Scuola saranno disponibili e fruibili dalla fine di febbraio.
Stipendio Supplenti Covid: il pensiero di Marcello Pacifico
A seguire il commento di Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, sul trattamento stipendiale riservato ai supplenti Covid e a tempo.
“Siamo alla follia: un lavoratore assunto dallo Stato deve sperare che alla fine del mese venga accreditato il suo stipendio. Altrimenti, se tutto va bene se ne riparlerà dopo una decina di giorni. E comunque sia si tratta di somme pure ridotte, perché nelle buste paga dei supplenti Covid e dei docenti temporanei mancano le ‘voci’ della retribuzione professionale docenti e del compenso individuale accessorio degli Ata. Ma stiamo scherzando? I ritardi stipendiali e la cancellazione illegittima delle voci accessorie in busta paga sono condizioni non più accettabili.”
Pacifico poi continua: “Stiamo parlando di docenti, tecnici, personale amministrativo, e collaboratori scolastici contrattualizzati in scuole spesso molto distanti dalle loro case. Per questo motivo hanno spese continue di per l’affitto, le bollette e le spese per i viaggi. Invece di venire loro incontro, l’amministrazione cosa fa? Li abbandona letteralmente al loro destino, tanto che alcuni dirigenti scolastici hanno pensato bene di avviare prestiti d’onore, consapevoli del fatto che i lavoratori devono pur sempre vivere. Tutto questo è inaccettabile: siamo pronti sin d’ora a sostenere legalmente i precari danneggiati 2 volte, forti delle tantissime sentenze favorevoli già ottenute dal nostro sindacato in occasione della difesa di questo genere di diritti”.